THE PIANO IN MY LIFE

The Piano in My Life

è una performance per pianoforte solo che nasce all’interno del format In My Life, rassegna di concerti solistici prodotta da Musica per Roma.
Si tratta di una produzione che ha come obiettivo la divulgazione della musica
contemporanea anche nella formula per un solo interprete, coinvolgendo i musicisti del PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble, residente presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, del quale Lucio Perotti è il pianista.

 

Il titolo del format, ispirato al brano The Viola in my life dell’americano Morton Feldman, deriva dall’idea di suonare alcuni dei brani personalmente più rappresentativi, una sorta di “repertorio del cuore”.

THE PIANO IN MY LIFE vanta inoltre la peculiarità di essere patrocinato da Ivan Fedele, che presenta e presiede di persona la prima edizione del concerto, tenuta da Lucio Perotti presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Il Programma *

Il programma di THE PIANO IN MY LIFE, intenso e molto godibile, risulta caratterizzato da una particolare scelta stilistica: percorrere una sorta di esplorazione nella musica minimalista, portandone alla luce eredità, sfaccettature e influenze tra i brani proposti. Il genere musicale del Minimalismo infatti esplode in America negli anni ’60-’70 e diventa
oggi un “must” nel panorama della musica attuale. Le tracce delle sue componenti fondanti possono essere individuate in autori molto diversi tra loro.
La durata del programma è di circa un’ora e si articola come segue:

John Adams – Phrygian Gates (1978)
Ivan Fedele – Due Notturni con figura (2007)
Frederic Rzewski – Winnsboro Cotton Mill Blues (1979)

* Il programma è suscettibile di modifiche

 

Gli autori

John Adams, tra i capostipiti del Minimalismo, compone Phrygian Gates nel 1978, dando vita al suo più importante lavoro pianistico, che caratterizza alcuni degli elementi fondanti per la scrittura minimalista: la ripetizione e sovrapposizione di cellule melodiche dal serrato impulso ritmico e il carattere modale dell’armonia. Come osserva Adams stesso, un unico e organico “monolite” di 25 minuti in cui si viaggia, attraverso i vari “Gates”, tra atmosfere sensuali, vibranti, volatili, eroiche…

Ivan Fedele, compositore italiano tra i più importanti, direttore della Biennale musica di Venezia, titolare della cattedra di composizione dell’Accademia di Santa Cecilia, scrive “Due notturni con figura” per pianoforte e live electronics nel 2007. Come Ivan Fedele stesso osserva, diversamente dalla maggior parte dei suoi lavori per pianoforte, quest’opera si caratterizza per il suo approccio profondamente contemplativo, reso possibile da un raffinato uso minimale del materiale sonoro che nasce dall’interazione tra il pianoforte e l’elettronica. “Un mondo visto di notte, sommerso…”.

Frederic Rzewski, autore completamente al di fuori da scuole e movimenti, scrive quattro ballate per pianoforte, Four North American Ballads, ispirate a temi popolari americani. L’ultima delle quattro è Winnsboro Cotton Mill Blues, un brillante e quanto mai virtuosistico Blues per pianoforte dal potente impatto ritmico, tratto dal tema di un antico work song nato nei campi di cotone di Winnsbooro, un villaggio del South Carolina. Attraverso l’esposizione di un’iniziale cellula ritmica minimale, su cui viene cucita tutta la tessitura ritmica del brano, si espongono man mano le sue accattivanti caratteristiche.